[9] Stipendia prima expeditione Cantabrica tribunus militum fecit, dein ducto ad Orientem exercitu regnum Armeniae Tigrani restituit ac pro tribunali diadema imposuit. recepit et signa, quae M. Crasso ademerant Parthi. Post hoc Comatam Galliam anno fere rexit et barbarorum incursionibus et principum discordia inquietam. Exin Raeticum Vindelicumque bellum, inde Pannonicum, inde Germanicum gessit. Raetico atque Vindelico gentis Alpinas, Pannonico Breucos et Dalmatas subegit, Germanico quadraginta milia dediticiorum traiecit in Galliam iuxtaque ripam Rheni sedibus adsignatis conlocauit. Quas ob res et ouans et curru urbem ingressus est, prius, ut quidam putant, triumphalibus ornamentis honoratus, nouo nec antea cuiquam tributo genere honoris. Magistratus et maturius incohauit et paene iunctim percucurrit, quaesturam praeturam consulatum; interpositoque tempore consul iterum etiam tribuniciam potestatem in quinquennium accepit.
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9 Fece il suo primo servizio militare nella spedizione contro i Cantabri, in qualit? di tribuno dei soldati, quindi, condotto un esercito in Oriente, restitu? a Tigrane il trono dell'Armenia e davanti al suo tribunale gli impose un diadema sulla testa. Riprese anche le insegne che i Parti avevano tolto a M. Crasso. Dopo di ci? govern?, quasi per un anno, la Gallia Comata che era continuamente in subbuglio ora per le incursioni dei barbari, ora per la discordia dei capi. Subito dopo intraprese la guerra di Rezia e di Vindelico, poi quella di Pannonia, quindi quella di Germania. Durante le prime due sottomise alcune popolazioni alpine, nella terza i Breuci e i Dalmati, nell'ultima trasport? in Gallia quarantamila uomini che si erano arresi e li sistem? presso la sponda del Reno, dopo aver assegnato loro una sede. In premio per questi successi, rientr? in Roma con l'onore dell'ovazione e su un carro, non prima per?, secondo quanto ritengono alcuni, di aver ricevuto le insegne del trionfo, procedura onorifica non concessa a nessuno prima di lui. Non solo esercit? le magistrature prima dell'et? legale, ma ne percorse il ciclo, questura, pretura e consolato, quasi senza interruzione; poi, lasciato passare un intervallo di tempo, quando fu eletto console per la seconda volta, ricevette i poteri di tribuno per cinque anni.
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