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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Svetonio
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Vita dei Cesari III (Tiberio),19
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originale
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[19] Disciplinam acerrime exegit animaduersionum et ignominiarum generibus ex antiquitate repetitis atque etiam legato legionis, quod paucos milites cum liberto suo trans ripam uenatum misisset, ignominia notato. proelia, quamuis minimum fortunae casibusque permitteret, aliquanto constantius inibat, quotiens lucubrante se subito ac nullo propellente decideret lumen et extingueretur, confidens, ut aiebat, ostento sibi a maioribus suis in omni ducatu expertissimo. Sed re prospere gesta non multum afuit quin a Bructero quodam occideretur, cui inter proximos uersanti et trepidatione detecto tormentis expressa confessio est cogitati facinoris.
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traduzione
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19 Pretese la massima disciplina e rispolver? diverse punizioni e castighi di un tempo e affibbi? una nota di infamia perfino al comandante di una legione, perch? aveva mandato alcuni soldati con un suo liberto, a caccia oltre il fiume. Quanto ai combattimenti, pur non concedendo nulla al caso e al rischio, li ingaggiava con ben pi? sicurezza ogni volta che, mentre vegliava di notte, il suo lume si spegneva improvvisamente senza che nessuno vi soffiasse sopra, perch?, come era solito dire, aveva fiducia in un presagio che non aveva mai deluso n? lui, n? i suoi antenati in tutte le guerre. Tuttavia, dopo un successo, poco manc? non venisse ucciso da un bruttero che, mescolandosi alle persone che gli stavano attorno, fu tradito dal suo stato di agitazione e, sotto la tortura, si lasci? sfuggire la confessione del delitto che aveva meditato.
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