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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari III (Tiberio),45
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originale
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[45] Feminarum quoque, et quidem illustrium, capitibus quanto opere solitus sit inludere, euidentissime apparuit Malloniae cuiusdam exitu, quam perductam nec quicquam amplius pati constantissime recusantem delatoribus obiecit ac ne ream quidem interpellare desiit, "ecquid paeniteret"; donec ea relicto iudicio domum se abripuit ferroque transegit, obscaenitate[m] oris hirsuto atque olido seni clare exprobrata. unde mora in Atellanico exhodio proximis ludis adsensu maximo excepta percrebruit, "hircum uetulum capreis naturam ligurire."
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traduzione
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45 Era solito scherzare perfino con la vita delle donne, per di pi? nobili, e ci? apparve evidente con la morte di una certa Mollonia che egli aveva sedotto, ma che si rifiutava ostinatamente di prestarsi ai suoi ignobili capricci. Aizz? delatori contro di lei e anche quando fu dichiarata colpevole non cess? di molestarla e di chiederle se era pentita, finch? la povera donna, lasciando il tribunale, si rinchiuse in casa dove si uccise con un pugnale, dopo aver deprecato ad alta voce i vizi di quel vecchio ignobile e ripugnante. Cos?, durante i giochi successivi fu applaudita con entusiasmo, in un'atellana di conclusione, una battuta che fece fortuna: ?il vecchio caprone lecca le parti naturali delle capre.?
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