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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari III (Tiberio),51
 
originale
 
[51] Dehinc ad simultatem usque processit hac, ut ferunt, de causa. Instanti saepius, ut ciuitate donatum in decurias adlegeret, negauit alia se condicione adlecturum, quam si pateretur ascribi albo extortum id sibi a matre. At illa commota ueteres quosdam ad se Augusti codicillos de acerbitate et intolerantia morum eius e sacrario protulit atque recitauit. Hos et custoditos tam diu et exprobratos tam infeste adeo grauiter tulit, ut quidam putent inter causas secessus hanc ei uel praecipuam fuisse. Toto quidem triennio, quo uiuente matre afuit, semel omnino eam nec amplius quam uno die paucissimis uidit horis; ac mox neque aegrae adesse curauit defunctamque et, dum aduentus sui spem facit, complurium dierum mora corrupto demum et tabido corpore funeratam prohibuit consecrari, quasi id ipsa mandasset. Testamentum quoque eius pro irrito habuit omnisque amicitias et familiaritates, etiam quibus ea funeris sui curam moriens demandauerat, intra breue tempus afflixit, uno ex iis, equestris ordinis uiro, et in antliam condemnato.
 
traduzione
 
51 In seguito arriv? perfino a rompere ogni rapporto con lei e dicono che il motivo sia stato questo. Poich? Livia moltiplicava le sue insistenze per fargli ammettere nelle decurie dei giudici un uomo che aveva ottenuto il diritto di cittadinanza, egli disse di essere d'accordo ma a patto che essa accettasse di vedere indicato sui ruoli che il favore gli era stato strappato da sua madre. Infuriata, Livia tir? fuori dai suoi archivi sacri e lesse a Tiberio certi biglietti che Augusto le aveva scritto in passato, parlandole dell'umore insopportabile e intrattabile di suo figlio. Tiberio si indign? talmente perch? quei biglietti erano stati conservati cos? a lungo e perch? gli venivano rinfacciati con tanta acredine che, come ritengono alcuni, fu quella, fra le tante, la causa principale della rottura. ? certo comunque che nei tre anni che pass? lontano da Roma, mentre sua madre era viva, non la vide che una volta sola, un giorno soltanto e per pochissime ore; in seguito non si preoccup? affatto di andarla a visitare durante la sua malattia e quando mor?, mentre tutti speravano che arrivasse, lasci? passare molti giorni, in modo che i funerali ebbero luogo quando il corpo era gi? completamente decomposto, ed egli la priv? dell'apoteosi, dicendo che essa stessa aveva disposto cosi. Per di pi? annull? il suo testamento e poi, nel giro di poco tempo ridusse a mal partito tutti i suoi amici e famigliari, anche quelli ai quali Livia, morendo, aveva confidato le disposizioni per il suo funerale; uno di costoro, un personaggio dell'ordine equestre, fu condannato al lavoro delle pompe.
 

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