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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari III (Tiberio),52
 
originale
 
[52] Filiorum neque naturalem Drusum neque adoptiuum Germanicum patria caritate dilexit, alterius uitiis infensus. Nam Drusus fluxioris remissiorisque uitae erat. Itaque ne mortuo quidem perinde adfectus est, sed tantum non statim a funere ad negotiorum consuetudinem rediit iustitio longiore inhibito. Quin et Ilien- sium legatis paulo serius consolantibus, quasi obliterata iam doloris memoria, irridens se quoque respondit uicem eorum dolere, quod egregium ciuem Hectorem amisissent. Germanico usque adeo obtrectauit, ut et praeclara facta eius pro superuacuis eleuarit et gloriosissimas uictorias ceu damnosas rei p. increparet. Quod uero Alexandream propter immensam et repentinam famem inconsulto se adisset, questus est in senatu. Etiam causa mortis fuisse ei per Cn. Pisonem legatum Syriae creditur, quem mox huius criminis reum putant quidam mandata prolaturum, nisi ea secreto ostentant [ . . . . . . ] quae multifariam inscriptum et per noctes celeberrime adclamatum est: "Redde Germanicum!" Quam suspicionem confirmauit ipse postea coniuge etiam ac liberis Germanici crudelem in modum afflictis.
 
traduzione
 
52 Non am? n? il figlio naturale Druso, n? quello adottivo Germanico, anzi odi? il primo per i suoi vizi, perch? aveva una condotta troppo molle e rilassata. Cos? anche la sua morte non lo contrist? eccessivamente e quasi subito dopo i funerali riprese il corso normale degli affari, vietando di protrarre pi? a lungo il lutto pubblico. Non solo, ma quando alcuni ambasciatori troiani gli inviarono un po' in ritardo le loro condoglianze, egli, come se avesse gi? completamente dimenticato il suo dolore, rispose, con aria di scherno, che anche lui si doleva per loro, in quanto avevano perduto Ettore, valoroso concittadino. Quanto a Germanico spinse cos? lontano la sua denigrazione da considerare inutili le sue brillanti imprese e da condannare, come funeste per l'Impero, le sue splendide vittorie. Quando poi Germanico, a causa di una terribile e improvvisa carestia, si ritir? ad Alessandria senza consultarlo, se ne lament? in Senato. Si crede anche che lo abbia fatto uccidere da Cn. Pisone, legato di Siria, e alcuni pensano che questo personaggio, accusato pi? tardi di tale delitto, avrebbe divulgato le istruzioni ricevute. Si trov? scritto da molte parti e si sent? gridare durante le notti da voci misteriose: ?Restituisci Germanico!? D'altra parte lo stesso Tiberio conferm? in seguito un sospetto del genere, perch? infier? con crudelt? contro la moglie e i figli di Germanico.
 

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