[55] Super ueteres amicos ac familiares uiginti sibi e numero principum ciuitatis depoposcerat uelut consiliarios in negotiis publicis. Horum omnium uix duos anne tres incolumis praestitit, ceteros alium alia de causa perculit, inter quos cum plurimorum clade Aelium Seianum; quem ad summam potentiam non tam beniuolentia prouexerat, quam ut esset cuius ministerio ac fraudibus liberos Germanici circumueniret, nepotemque suum ex Druso filio naturalem ad successionem imperii confirmaret.
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55 Oltre ai famigliari e agli amici di vecchia data, Tiberio si era fatto assegnare, come consiglieri negli affari pubblici, venti tra i principali cittadini. Di costoro solo due o tre riuscirono a salvare la vita, gli altri furono eliminati con un pretesto o con l'altro, in particolare Seiano, che molti seguirono nella rovina. Tiberio aveva innalzato costui al culmine della potenza, non tanto per amicizia, quanto per avere un agente le cui trappole incastrassero i figli di Germanico e che assicurasse al suo vero nipote, il figlio di Druso, la successione all'Impero.
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