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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari III (Tiberio),57
 
originale
 
[57] Saeua ac lenta natura ne in puero quidem latuit; quam Theodorus Gadareus rhetoricae praeceptor et perspexisse primus sagaciter et assimilasse aptissime uisus est, subinde in obiurgando appellans eum phl?n a?mati pefuram?non, id est lutum a sanguine maceratum. Sed aliquanto magis in principe eluxit, etiam inter initia cum adhuc fauorem hominum moderationis simulatione captaret. Scurram, qui praetereunte funere clare mortuo mandarat, ut nuntiaret Augusto nondum reddi legata quae plebei reliquisset, adtractum ad se recipere debitum ducique ad supplicium imperauit et patri suo uerum referre. Nec multo post in senatu Pompeio cuidam equiti R. quiddam perneganti, dum uincula minatur, affirmauit fore ut ex Pompeio Pompeianus fieret, acerba cauillatione simul hominis nomen incessens ueteremque partium fortunam.
 
traduzione
 
57 La sua natura crudele e senza piet? si rivel? fin dall'infanzia. Sembra che il suo professore di retorica Teodoro di Gadara, sia stato il primo a penetrarlo con perspicacia e a definirlo esattamente con una immagine, perch?, ogni volta che lo rimproverava, lo chiamava ?fango intriso di sangue?. Ma questa crudelt? si manifest? ancor pi? chiaramente quando divenne imperatore, perfino agli esordi, quando ancora cercava di guadagnarsi il favore pubblico con una finta moderazione. Al passaggio di un corteo funebre, un uomo di spirito aveva incaricato ad alta voce il defunto di riferire ad Augusto che non erano ancora state pagate le somme da lui lasciate alla plebe. Tiberio se lo fece condurre davanti, regol? il suo debito, poi lo mand? al supplizio, raccomandandogli di andare a dire la verit? a suo padre. Poco tempo dopo, in Senato, poich? un cavaliere romano, di nome Pompeo, si ostinava nella sua opposizione, gli disse chiaro, minacciandolo di prigione, che ?da Pompeo sarebbe divenuto Pompeian??. Si trattava di una battuta feroce che colpiva contemporaneamente il nome di un personaggio e la stirpe che aveva avuto un tempo quel partito.
 

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