Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Svetonio
|
Vita dei Cesari III (Tiberio),63
|
|
originale
|
|
[63] Quam inter haec non modo inuisus ac detestabilis, sed praetrepidus quoque atque etiam contumeliis obnoxius uixerit, multa indicia sunt. haruspices secreto ac sine testibus consuli uetuit. uicina uero urbi oracula etiam dis[s]icere conatus est, sed maiestate Praenestinarum sortium territus destitit, cum obsignatas deuectasque Romam non repperisset in arca nisi relata rursus ad templum. unum et alterum consulares oblatis prouinciis non ausus a se dimittere usque eo detinuit, donec successores post aliquot annos praesentibus daret, cum interim manente officii titulo etiam delegaret plurima assidue, quae illi per legatos et adiutores suos exequenda curarent.
|
|
traduzione
|
|
63 Tra tutti questi crimini, egli visse non solo in preda all'odio e all'esecrazione, ma anche divorato dall'inquietudine e perfino esposto agli oltraggi: le prove sono molte. Viet? di consultare gli aruspici segretamente e senza testimoni. Tent? anche di disperdere gli oracoli vicini alla citt?, ma vi rinunci?, spaventato dalla potenza delle divinazioni di Preneste che, trasportate a Roma dentro un'arca sigillata, non vi si ritrovarono pi? finch? l'arca stessa non venne di nuovo trasportata nel tempio. Per due volte assegn? province ad ex consoli senza osare farli partire lontano da lui; li trattenne fino a quando furono designati, molti anni dopo, i loro successori, senza che essi abbandonassero Roma e nell'intervallo, poich? conservavano il titolo del loro incarico, arriv? perfino ad affidar loro numerose missioni che dovevano far eseguire per mezzo dei loro luogotenenti e dei loro subalterni.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|