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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari III (Tiberio),74
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originale
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[74] Supremo natali suo Apollinem Temenitem et amplitudinis et artis eximiae, aduectum Syracusis ut in bibliotheca templi noui poneretur, uiderat per quietem affirmantem sibi non posse se ab ipso dedicari. Et ante paucos quam obiret dies, turris Phari terrae motu Capreis concidit. Ac Miseni cinis e fauilla et carbonibus ad calficiendum triclinium inlatis, extinctus iam et diu frigidus, exarsit repente prima uespera atque in multam noctem pertinaciter luxit.
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traduzione
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74 In occasione del suo ultimo compleanno un Apollo Temenite, di una grandezza e di una bellezza rare, che egli aveva fatto venire da Siracusa per collocarlo nella biblioteca di un nuovo tempio, gli apparve in sogno e gli disse che non poteva essere consacrato da lui in quel luogo. Pochi giorni prima della sua morte la torre del faro di Capri fu rovesciata da un terremoto. A Miseno la cenere formata dalla fiamma e dalle braci che erano state approntate per riscaldare la sala da pranzo, gi? da tempo si era spenta e raffreddata, quando improvvisamente riprese fuoco verso il tramonto e continu? a brillare fino a tarda notte.
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