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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari IV (Caligola),1
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originale
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[1] Germanicus, C. Caesaris pater, Drusi et minoris Antoniae filius, a Tiberio patruo adoptatus, quaesturam quinquennio ante quam per leges liceret et post eam consulatum statim gessit, missusque ad exercitum in Germaniam, excessu Augusti nuntiato, legiones uniuersas imperatorem Tiberium pertinacissime recusantis et sibi summam rei p. deferentis incertum pietate an constantia maiore compescuit atque hoste mox deuicto triumphauit. Consul deinde iterum creatus ac prius quam honorem iniret ad componendum Orientis statum expulsus, cum Armeniae regem deuicisset, Cappadociam in prouinciae formam redegisset, annum agens aetatis quartum et tricensimum diuturno morbo Antiochiae obiit, non sine ueneni suspicione. Nam praeter liuores, qui toto corpore erant, et spumas, quae per os fluebant, cremati quoque cor inter ossa incorruptum repertum est, cuius ea natura existimatur, ut tinctum ueneno igne confici nequeat.
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traduzione
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1 Germanico, padre di C. Cesare figlio di Druso e di Antonia la minore, adottato da suo zio Tiberio, esercit? la questura cinque anni prima dell'et? legale e il consolato subito dopo; inviato quindi alle armate di Germania, poich? tutte le legioni, che alla notizia della morte di Augusto rifiutavano ostinatamente di aver Tiberio come capo supremo, offrivano a lui il potere sovrano, egli riusc? a frenarle, dando prova di una piet? filiale e di una forza d'animo di cui ? incerto quale fu la pi? grande. Sconfitto in seguito completamente il nemico, ebbe l'onore del trionfo. Nominato console pi? tardi per la seconda volta, prima di entrare in carica, fu mandato via da Roma con la missione di pacificare l'Oriente, quindi, dopo aver definitivamente sconfitto il re dell'Armenia, ridusse la Cappadocia allo stato di provincia. Mor? ad Antiochia all'et? di trentaquattro anni, dopo una lunga malattia, non senza che si sospettasse un avvelenamento. Infatti, a parte le macchie disseminate in tutto il corpo e la bava che colava dalla bocca, anche il suo cuore, dopo la cremazione, tu ritrovato intatto tra le ossa: si crede che quest'organo possa per natura resistere al fuoco quando ? impregnato di veleno.
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