Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Svetonio
|
Vita dei Cesari IV (Caligola),33
|
|
originale
|
|
[33] Inter uarios iocos, cum assistens simulacro Iouis Apellen tragoedum consuluisset uter illi maior uideretur, cunctantem flagellis discidit conlaudans subinde uocem deprecantis quasi etiam in gemitu praedulcem. Quotiens uxoris uel amiculae collum exoscularetur, addebat: "tam bona ceruix simul ac iussero demetur." Quin et subinde iactabat exquisiturum se uel fidiculis de Caesonia sua, cur eam tanto opere diligeret.
|
|
traduzione
|
|
33 Ed ecco alcuni esempi delle sue facezie. Mettendosi a fianco di una statua di Giove chiese all'attore tragico Apelle quale dei due gli sembrasse pi? grande e poich? quello esitava a rispondere lo fece flagellare, lodando a pi? riprese la sua voce supplicante che trovava particolarmente dolce perfino nei lamenti. Ogni volta che baciava il collo di sua moglie o di una sua amante, aggiungeva: ?Questa testa affascinante potrebbe cadere, solo che io lo ordinassi.? Peggio ancora, ripeteva spesso che ?sarebbe ricorso anche alla tortura per sapere dalla sua diletta Cesonia perch? lo amava tanto?.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|