Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Svetonio
|
Vita dei Cesari IV (Caligola),46
|
|
originale
|
|
[46] Postremo quasi perpetraturus bellum, derecta acie in litore Oceani ac ballistis machinisque dispositis, nemine gnaro aut opinante quidnam coepturus esset, repente ut conchas legerent galeasque et sinus replerent imperauit, "spolia Oceani" uocans "Capitolio Palatioque debita," et in indicium uictoriae altissimam turrem excitauit, ex qua ut Pharo noctibus ad regendos nauium cursus ignes emicarent; pronuntiatoque militi donatiuo centenis uiritim denariis, quasi omne exemplum liberalitatis supergressus: "abite," inquit, "laeti, abite locupletes."
|
|
traduzione
|
|
46 Alla fine, come se si accingesse a por termine alla guerra, fece schierare le truppe, disporre le baliste e le macchine sulla riva dell'Oceano, senza che nessuno sapesse o intuisse le sue intenzioni, poi tutto ad un tratto ordin? di raccogliere le conchiglie e di riempirne gli elmi e le vesti, dicendo che quelle erano le spoglie dell'Oceano dovute al Campidoglio e al Palatino. In ricordo della sua vittoria fece costruire una torre molto alta, dove i fuochi dovevano brillare tutte le notti, come sulla cella del Faro, per illuminare la rotta delle navi; dopo aver annunciato ai soldati una ricompensa di cento denari a testa, disse loro, come se avesse dato prova di una generosit? senza paragoni: ?Andate, andate, lieti e ricchi.?
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|