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Progetto
Ovidio - database
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Svetonio
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Vita dei Cesari IV (Caligola),49
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originale
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[49] Aditus ergo in itinere a legatis amplissimi ordinis ut maturaret orantibus, quam maxima uoce: "ueniam," inquit, "ueniam, et hic mecum," capulum gladii crebro uerberans, quo cinctus erat. Edixit et reuerti se, sed iis tantum qui optarent, equestri ordini et populo; nam se neque ciuem neque principem senatui amplius fore. Uetuit etiam quemquam senatorum sibi occurrere. Atque omisso uel dilato triumpho ouans urbem natali suo ingressus est; intraque quartum mensem periit, ingentia facinora ausus et aliquanto maiora moliens, siquidem proposuerat Antium, deinde Alexandream commigrare interempto prius utriusque ordinis electissimo quoque. Quod ne cui dubium uideatur, in secretis eius reperti sunt duo libelli diuerso titulo, alteri "gladius," alteri "pugio" index erat; ambo nomina et notas continebant morti destinatorum. Inuenta et arca ingens uariorum uenenorum plena, quibus mox a Claudio demersis infecta maria traduntur non sine piscium exitio, quos enectos aestus in proxima litora eiecit.
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traduzione
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49 Cos?, ricevendo durante il viaggio i delegati del Senato che lo pregavano di affrettare il suo ritorno, grid? con quanto fiato aveva in gola: ?Verr?, verr?, e questo con me,? battendo pi? volte il manico del pugnale che portava alla cintura. Inoltre per mezzo di un editto proclam? che ?tornava, ma soltanto per coloro che lo desideravano, per l'ordine equestre e per il popolo, giacch? ormai per il Senato non sarebbe stato pi? n? un cittadino n? un principe?. Non volle che nessuno dei senatori gli venisse incontro e, rinunciando al trionfo, o rinviandolo, entr? in Roma con gli onori dell'ovazione il giorno del suo compleanno. Mor? meno di quattro mesi dopo, meditando crimini ancora pi? efferati di quelli di cui aveva avuto il coraggio di rendersi colpevole, perch? aveva deciso di trasferirsi prima ad Anzio, poi ad Alessandria, dopo aver messo a morte tutti i membri pi? eminenti dei due ordini. Perch? nessuno abbia dubbi, diremo che tra le sue carte segrete furono trovati due libretti intitolati diversamente: uno recava l'intestazione ?spada?, l'altro ?pugnale?; tutti e due contenevano i nomi e le colpe dei destinati a morte. Si scopr? anche una grande cassa piena di vari veleni e quando Claudio la fece gettare in mare si dice che questo ne fu inquinato e che i flutti buttarono pesci morti sulla spiaggia.
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