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autore
brano
 
Svetonio
Vita dei Cesari IV (Caligola),55
 
originale
 
[55] Quorum uero studio teneretur, omnibus ad insaniam fauit. Mnesterem pantomimum etiam inter spectacula osculabatur, ac si qui saltante eo uel leuiter obstreperet, detrahi iussum manu sua flagellabat. Equiti R. tumultuanti per centurionem denuntiauit, abiret sine mora Ostiam perferretque ad Ptolemaeum regem in Mauretaniam codicillos suos; quorum exemplum erat: "ei quem istoc misi, neque boni quicquam neque mali feceris." Thraeces quosdam Germanis corporis custodibus praeposuit. murmillonum armaturas recidit. Columbo uictori, leuiter tamen saucio, uenenum in plagam addidit, quod ex eo Columbinum appellauit; sic certe inter alia uenena scriptum ab eo repertum est. Prasinae factioni ita addictus et deditus, ut cenaret in stabulo assidue et maneret, agitatori Eutycho comisatione quadam in apophoretis uicies sestertium contulit. Incitato equo, cuius causa pridie circenses, ne inquietaretur, uiciniae silentium per milites indicere solebat, praeter equile marmoreum et praesaepe eburneum praeterque purpurea tegumenta ac monilia e gemmis domum etiam et familiam et supellectilem dedit, quo lautius nomine eius inuitati acciperentur; consulatum quoque traditur destinasse.
 
traduzione
 
55 Quando aveva della simpatia per qualcuno, lo favoriva sino alla follia. Abbracciava il pantomimo Mnestero, anche in pieno spettacolo e se qualcuno si permetteva il minimo brusio mentre danzava, lo faceva tirar su dal suo posto e lo flagellava con le sue mani. Per mezzo di un centurione ordin? ad un cavaliere romano che aveva fatto baccano di partire immediatamente per Ostia e di portare a Ptolomeo, re della Mauritania, un suo biglietto che diceva cos?: ?Non fare n? del bene, n? del male a costui che ti mando.? Mise alcuni gladiatori traci alla testa della sua guardia germanica; ridusse l'armatura dei mirmilloni e a un certo Colombo, che quantunque vincitore, era stato leggermente ferito, fece mettere un po' di veleno nella piaga, che, per questo motivo, chiam? ?veleno Colombo?. Con questa etichetta, scritta di suo pugno, fu almeno trovato tra gli altri veleni. Era talmente tifoso della squadra dei cocchieri verdi che mangiava e soggiornava continuamente nelle loro scuderie e un giorno, durante un'orgia, arriv? perfino a dare due milioni di sesterzi, come dono d'addio, a uno di loro, chiamato Eutico. A proposito del suo cavallo Incitato, il giorno che precedeva i giochi del circo, aveva preso l'abitudine di far sonare il silenzio dai soldati nelle vicinanze in modo che il suo riposo non fosse turbato; e non solo gli assegn? una stalla di marmo, una greppia d'avorio, coperte di porpora e finimenti tempestati di pietre preziose, ma gli regal? anche un palazzo, alcuni schiavi e un arredamento per ricevere pi? splendidamente le persone invitate a suo nome; si dice anche che progett? di nominarlo console.
 

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