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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari V (Claudio),14
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originale
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[14] Consulatus super pristinum quattuor gessit; ex quibus duos primos iunctim, seqventis per interuallum quarto quemque anno, semenstrem novissimum, bimenstris ceteros, tertium autem novo circa principem exemplo in locum demortui suffectus. Ius et consul et extra honorem laboriosissime dixit, etiam suis suorumque diebus sollemnibus, nonnumquam festis quoque antiquitus et religiosis. Nec semper praescripta legum secutus duritiam lenitatemue multarum ex bono et aequo, perinde ut adficeretur, moderatus est; nam et iis, qui apud privatos iudices plus petendo formula excidissent, restituit actiones et in maiore fraude convictos legitimam poenam supergressus ad bestias condemnavit.
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traduzione
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14 Oltre al consolato, di cui gi? abbiamo detto, Claudio ne esercit? altri quattro: i primi due senza intervallo, i seguenti a quattro anni di distanza l'uno dall'altro, l'ultimo per un semestre, gli altri per due mesi e il terzo, cosa insolita per un imperatore, al posto di un console deceduto. Sia quando era console, sia quando non lo era, amministr? la giustizia con il massimo zelo, perfino nelle circostanze solenni per lui e per i suoi familiari, qualche volta anche durante le feste pi? solenni e i giorni dedicati alla piet? religiosa. Non sempre si attenne alle prescrizioni delle leggi, ma si ispir? alla clemenza e all'equit? per attenuarne il rigore o l'indulgenza; cos?, fece riesaminare la pratica di coloro che, per aver preteso troppo dai giudici ordinari, avevano perduto la causa, e al contrario ad alcuni, colpevoli di crimini pi? gravi, rincar? la punizione di legge e li condann? ad essere divorati dalle belve.
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