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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari VI (Nerone),30
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originale
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XXX. Divitiarum et pecuniae fructum non alium putabat quam profusionem, sordidos ac deparcos esse quibus impensarum ratio constaret, praelautos vereque magnificos, qui abuterentur ac perderent. Laudabat mirabaturque avunculum Gaium nullo magis nomine, quam quod ingentis a Tiberio relictas opes in brevi spatio prodegisset. 2 Quare nec largiendi nec absumendi modum tenuit. In Tiridatem, quod vix credibile videatur, octingena nummum milia diurna erogavit, abeuntique super sestertium milies contulit. Menecraten citharoedum et Spiculum murmillonem triumphalium virorum patrimoniis aedibusque donavit. Cercopithecum Panerotem faeneratorem et urbanis rusticisque praediis locupletatum prope regio extulitfunere. 3 Nullam vestem bis induit. Quadringenis in punctum sestertiis aleam lusit. Piscatus est rete aurato et purpura coccoque funibus nexis. Numquam minus mille carrucis fecisse iter traditur, soleis mularum argenteis, canusinatis mulionibus, armillata phalerataque Mazacum turba atque cursorum.
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traduzione
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30 A proposito delle ricchezze e del denaro pensava che non vi era altro motivo di averne se non per sperperarlo, e considerava come sordidi e avari coloro che tenevano nota delle spese, mentre stimava munifici e splendidi quelli che abusavano delle loro sostanze e le dilapidavano. Ammirava ed esaltava suo zio Gaio soprattutto perch? in poco tempo aveva fatto fuori le immense ricchezze lasciate da Tiberio. E cos? non ebbe misura n? nelle sue liberalit? n? nelle sue spese. Per ricevere Tiridate (la cosa pu? sembrare quasi incredibile) prelev? dal tesoro ottocentomila sesterzi al giorno, e quando se ne and? gliene diede pi? di cento milioni. Il citaredo Menecrate e il mirmillone Spicolo ricevettero da lui case e patrimoni di trionfatori. Dopo aver arricchito l'usuraio Panerote Cercopiteco con possedimenti situati in citt? e in campagna, gli fece funerali quasi regali. Non port? mai due volte lo stesso vestito. Ai dadi gioc? fino a quattrocentomila sesterzi per punto e and? a pescare con una rete dorata trattenuta da corde intrecciate di porpora e filo scarlatto. Si dice che non viaggi? mai con meno di mille vetture, con muli ferrati d'argento, con vetturini vestiti di lana di Canusio e con una schiera di vari corridori coperti di decorazioni e di braccialetti.
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