LII. Liberalis disciplinas omnnis fere puer attigit. Sed a plilosophia eum mater avertit monens imperaturo contrariam esse; a cognitione veterum oratorum Seneca praeceptor, quo diutius in admiratione sui detineret. Itaque ad poeticam pronus carmina libenter ac sine labore composuit nec, ut quidam putant, aliena pro suis edidit. Venere in manus meas pugillares libellique cum duibusdam notissimis versibus ipsius chirographo scriptis, ut facile appareret non tralatos aut dictante aliquo exceptos, sed plane quasi a cogitante atque generante exaratos; ita multa et deleta et inducta et superscripta inerant. Habuit et pingendi fingendique non mediocre studium.
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52 Fin dall'infanzia, si applic? a quasi tutti gli studi liberali; la madre per? lo tenne lontano dalla filosofia, ricordandogli che non era adatta per un imperatore. Il suo precettore Seneca, invece, non gli fece conoscere gli antichi oratori, perch? pi? a lungo ammirasse la sua oratoria. Pertanto, incline alla poesia, compose versi per diletto e senza fatica e non pubblic? mai, come pensano alcuni, quelli degli altri spacciandoli per suoi. Mi sono capitati tra mano taccuini e libretti che contengono alcuni suoi versi assai noti, scritti di sua mano ed ? facile vedere che non sono stati n? copiati n? scritti sotto dettatura, ma sicuramente composti da un uomo che medita e crea, perch? vi sono molte cancellature, aggiunte e correzioni. Ebbe anche una viva passione per la pittura e per la scultura.
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