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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari VI (Nerone),56
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originale
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LVI. Religionum usque quaque contemptor, praeter unius Deae Syriae, hanc mox ita sprevit, ?t urina contaminaret, alia superstitione captus inqua sola pertinacissime haesit, siquidem imagunculam puellarem, cum quasi remedium insidiarum a pebeio quodam et ignoto muneri accepisset, detecta confestim coniuratione pro summo numine trinisque in die sacrificiis colere perseveravit volebatque credi monitione cius futura praenoscere. Ante paucos quam periret menses attendit et extispicio nec umquam litavit.
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traduzione
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56 Disprezzava tutte le forme di religione e vener? soltanto una dea siriana, ma in seguito le manc? di rispetto a tal punto che le urin? addosso, quando si abbandon? ad un'altra superstizione, cui rimase tenacemente attaccato: un uomo del popolo, a lui completamente sconosciuto, gli aveva fatto dono di una statuetta che rappresentava una giovane donna, la quale doveva preservarlo dai complotti; poich? una congiura era stata scoperta subito dopo, la vener? fino alla fine come una divinit? potentissima, offrendogli ogni giorno tre sacrifici e voleva far credere che essa gli svelasse il futuro. Alcuni mesi prima di morire consult? anche i visceri delle vittime, ma non ebbe mai presagi favorevoli.
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