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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Svetonio
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Vita dei Cesari VIII (Vespasiano),12
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originale
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XII. Ceteris in rebus statim ab initio principatus usque ad exitum civilis et clemens, mediocritatem pristinam neque dissimulavit umquam ac frequenter etiam prae se tulit. Quin et conantis quosdam originem Flavii generis ad conditores Reatinos comitemque Herculis, cuius monimentum exstat Salaria via, referre irrisit ultro. Adeoque nihil ornamentorum extrinsecus cupide appetivit, ut triumphi die fatigatus tarditate et taedio pompae non reticuerit, merito se plecti, qui triumphum, quasi aut debitum maioribus suis aut speratum umquam sibi, tam inepte senex concupisset. Ac ne tribuniciam quidem potestatem et patris patriae appellationem nisi sero recepit. Nam consuetudinem scrutandi salutantes manente adhuc bello civili omiserat.
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traduzione
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12 Nel resto della sua condotta, dall'inizio fino alla fine del suo principato, fu semplice come un cittadino e clemente, non nascose mai la mediocrit? delle sue origini, e spesso anzi se ne glorio. Per di pi? quando alcuni tentarono di far risalire le origini della famiglia Flavia ai fondatori di Rieti e a un compagno di Ercole, la cui tomba si trova ancora sulla via Salaria, egli fu il primo a farsi beffe di loro. Lungi dal ricercare con avidit? qualche pompa esteriore, il giorno del suo trionfo, affaticato dalla lentezza e dalla monotonia della sfilata, non esit? a confessare ?di essere giustamente punito perch?, gi? vecchio, era stato cos? folle da desiderare il trionfo, come se fosse dovuto ai suoi antenati o l'avesse mai sperato?. Inoltre accett? soltanto molto tardi il potere tribunizio e il titolo di padre della patria. Quanto all'uso di far perquisire quelli che venivano a salutarlo, l'aveva soppresso quando ancora imperversava la guerra civile.
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