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Progetto
Ovidio - database
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Svetonio
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Vita dei Cesari VIII (Vespasiano),15
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originale
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XV. Non temere quis punitus insons reperietur, nisi absente eo et ignaro aut certe invito atque decepto. Helvidio Prisco, qui et reversum se ex Syria solus privato nomine Vespasianum salutaverat et in praetura omnibus edictis sine honore ac mentione ulla transmiserat, non ante succensuit quam altercationibus insolentissimis paene in ordinem redactus. Hunc quoque, quamvis relegatum primo, deinde et interfici iussum, magni aestimavit servare quoquo modo, missis qui percussores revocarent; et servasset, nisi iam perisse falso renuntiatum esset. Certum neque caede cuiusquam umquam laetatus, iustis suppliciis inlacrimavit etiam et ingemuit.
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traduzione
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15 Non si trover? mai un innocente che sia stato punito, se non in sua assenza e a sua insaputa, o per lo meno contro la sua volont? e in seguito ad un errore. Elvidio Prisco, dopo essere stato il solo a salutarlo con il semplice nome di Vespasiano, al suo ritorno dalla Siria, in tutti gli editti della sua pretura, si era ancora astenuto dal rendergli il minimo omaggio o anche di menzionarlo, e ci? nonostante Vespasiano non si adir? prima che costui, presolo da parte con estrema insolenza, quasi lo trattasse in modo sprezzante. Anche dopo averlo condannato all'esilio, poi a morte, tent? di tutto per salvarlo, inviando un contrordine agli esecutori, e probabilmente lo avrebbe salvato se non avesse ricevuto la falsa notizia che era gi? morto. Per altro non si rallegr? mai della morte di qualcuno e anche le esecuzioni pi? giuste lo facevano piangere e gemere.
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