LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Sallustio
Bellum Iugurthinum, 71
 
originale
 
[71] Sed cum eae litterae allatae, forte Nabdalsa exercito corpore fessus in lecto quiescebat, ubi cognitis Bomilcaris verbis primo cura, deinde, uti aegrum animum solet, somnus cepit. Erat ei Numida quidam negotiorum curator, fidus acceptusque et omnium consiliorum nisi novissimi particeps. Qui postquam allatas litteras audivit et ex consuetudine ratus opera aut ingenio suo opus esse in tabernaculum introiit, dormiente illo epistulam super caput in puluino temere positam sumit ac perlegit, dein propere cognitis insidiis ad regem pergit. Nabdalsa paulo post experrectus ubi neque epistulam repperit et rem omnem, uti acta erat, [ex perfugis] cognovit, primo indicem persequi conatus, postquam id frustra fuit, Iugurtham placandi gratia accedit; dicit, quae ipse parauisset facere, perfidia clientis sui praeuenta; lacrimans obtestatur per amicitiam perque sua antea fideliter acta, ne super tali scelere suspectum sese haberet.
 
traduzione
 
LXXI 1 Ma quando quella lettera fu recapitata, il caso volle che Nabdalsa, stanco per le fatiche sostenute, stesse riposando sul letto. 2 Lette le parole di Bomilcare, in un primo momento fu preso da angoscia, poi, come generalmente accade a chi ? in stato di prostrazione, fu colto dal sonno. 3 Aveva per segretario un Numida che godeva della sua fiducia e del suo affetto e che era al corrente di tutti i suoi progetti tranne che dell'ultimo. 4 Questi, quando sent? che era arrivata una lettera, credendo che, come al solito, ci fosse bisogno del suo lavoro e del suo consiglio, entr? nella tenda, prese la lettera che quello aveva incautamente lasciato sul cuscino sopra la sua testa e, mentre lui dormiva, la lesse attentamente; cos?, scoperto il tradimento, si rec? in fretta dal re. 5 Poco dopo Nabdalsa si svegli? e non trov? pi? la lettera. Quando comprese ci? che era accaduto, tent? in un primo tempo di raggiungere il delatore, ma, non riuscendovi, si rec? da Giugurta per placarlo; gli disse di essere stato preceduto dalla perfidia del suo protetto in ci? che egli stesso stava per fare e piangendo lo scongiur?, in nome dell'amicizia e della fedelt? che gli aveva sempre dimostrato, di non sospettarlo di un tale delitto.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons