LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
Agricola,22
 
originale
 
[22] Tertius expeditionum annus novas gentis aperuit, vastatis usque ad Tanaum (aestuario nomen est) nationibus. Qua formdine territi hostes quamquam conflictatum saevis tempestatibus exercitum lacessere non ausi; ponendisque insuper castellis spatium fuit. Adnotabant periti non alium ducem opportunitates locorum sapientius legisse. Nullum ab Agricola positum castellum aut vi hostium expugnatum aut pactione ac fuga desertum; nam adversus moras obsidionis annuis copiis firmabantur. Ita intrepida ibi hiems, crebrae eruptiones et sibi quisque praesidio, inritis hostibus eoque desperantibus, quia soliti plerumque damna aestatis hibernis eventibus pensare tum aestate atque hieme iuxta pellebantur. Nec Agricola umquam per alios gesta avidus intercepit: seu centurio seu praefectus incorruptum facti testem habebat. Apud quosdam acerbior in conviciis narrabatur; [et] ut erat comis bonis, ita adversus malos iniucundus. Ceterum ex iracundia nihil supererat secretum, ut silentium eius non timeres: honestius putabat offendere quam odisse.
 
traduzione
 
22. Il suo terzo anno di spedizioni militari ci ha aperto la strada verso nuovi popoli, perch? furono devastate le regioni fino all'estuario di nome Tanao. Presi da timore per il suo arrivo, i nemici non osarono sfidare l'esercito, bench? messo a dura prova da furiose tempeste. Ci fu anzi il tempo di costruire fortificazioni. Gli esperti osservavano che nessun altro comandante aveva saputo scegliere i luoghi adatti con maggiore abilit?: nessuna delle fortificazioni erette da Agricola fu espugnata dai nemici oppure fu abbandonata per resa o fuga; frequenti erano invece le sortite, perch? i nostri si rifornivano di provviste annue contro l'eventualit? di lunghi assedi. Cos?, dentro le guarnigioni l'inverno passava senza timori, e ciascuno risultava autonomo per la propria difesa; i nemici vedevano i propri tentativi fallire e perdevano ogni speranza perch?, abituati in genere a bilanciare con successi invernali le sconfitte estive, ora venivano respinti d'estate e d'inverno. Mai Agricola si arrog? per sete di prestigio il merito di imprese compiute da altri. Centurioni e prefetti trovavano in lui un testimone leale delle proprie azioni. Secondo alcuni passava per essere un po' troppo brusco nei rimproveri: infatti, affabile coi buoni, era altrettanto duro coi malvagi. Per?, dopo la collera, non covava rancori segreti e non c'era motivo di temere il suo silenzio. Stimava pi? onorevole urtare una persona che serbarle odio.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons