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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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De oratoria,7
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originale
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[7] Equidem, ut de me ipso fatear, non eum diem laetiorem egi, quo mihi latus clavus oblatus est, vel quo homo novus et in civitate minime favorabili natus quaesturam aut tribunatum aut praeturam accepi, quam eos, quibus mihi pro mediocritate huius quantulaecumque in dicendo facultatis aut reum prospere defendere aut apud centumviros causam aliquam feliciter orare aut apud principem ipsos illos libertos et procuratores principum tueri et defendere datur. tum mihi supra tribunatus et praeturas et consulatus ascendere videor, tum habere quod, si non [ultro] oritur, nec codicillis datur nec cum gratia venit. Quid? fama et laus cuius artis cum oratorum gloria comparanda est? Quid? Non inlustres sunt in urbe non solum apud negotiosos et rebus intentos, sed etiam apud iuvenes vacuos et adulescentis, quibus modo recta indoles est et bona spes sui? Quorum nomina prius parentes liberis suis ingerunt? Quos saepius vulgus quoque imperitum et tunicatus hic populus transeuntis nomine vocat et digito demonstrat? Advenae quoque et peregrini iam in municipiis et coloniis suis auditos, cum primum urbem attigerunt, requirunt ac velut adgnoscere concupiscunt.
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traduzione
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7. ?E per parlare della mia persona, non il giorno in cui mi ? stato concesso il laticlavio, non quello in cui io, uomo nuovo e nato in una citt? che godeva di scarso favore a Roma, ho ricevuto la questura e il tribunato e la pretura, sono stati per me giorni pi? lieti di quelli in cui, nei limiti delle mie capacit? oratorie, per quanto modeste siano, mi ? dato di difendere con successo un accusato o perorare felicemente una causa davanti ai centumviri o proteggere e difendere dinnanzi al principe quei temibili liberti e i procuratori imperiali. Allora mi sembra di elevarmi oltre i tribunati, le preture e i consolati, allora mi sembra di possedere quello che non ha origine fuori di noi, che non pu? essere concesso con un certificato imperiale n? venire a seguito del favore popolare. Ma via! Quale arte garantisce una fama e un successo paragonabili alla gloria degli oratori? Non sono forse famosi a Roma, e non solo presso gli uomini d'affari, impegnati nella vita attiva, ma anche tra i giovani e i meno giovani, pur che abbiano un retto sentire e facciano ben sperare di s?. E i nomi di chi vanno prima ripetendo i genitori ai loro figli? Anche il volgo ignorante e la gente che lavora chi chiama e chi addita pi? spesso al loro passaggio? Anche gli stranieri e i viandanti, che ne hanno gi? sentito parlare nei municipi e nelle colonie, appena arrivati a Roma, chiedono di loro e vogliono, per cos? dire, riconoscerli.?
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