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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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De oratoria,29
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originale
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[29] At nunc natus infans delegatur Graeculae alicui ancillae, cui adiungitur unus aut alter ex omnibus servis, plerumque vilissimus nec cuiquam serio ministerio adcommodatus. Horum fabulis et erroribus [et] virides [teneri] statim et rudes animi imbuuntur; nec quisquam in tota domo pensi habet, quid coram infante domino aut dicat aut faciat. Quin etiam ipsi parentes non probitati neque modestiae parvulos adsuefaciunt, sed lasciviae et dicacitati, per quae paulatim impudentia inrepit et sui alienique contemptus. Iam vero propria et peculiaria huius urbis vitia paene in utero matris concipi mihi videntur, histrionalis favor et gladiatorum equorumque studia: quibus occupatus et obsessus animus quantulum loci bonis artibus relinquit? Quotum quemque invenies qui domi quicquam aliud loquatur? Quos alios adulescentulorum sermones excipimus, si quando auditoria intravimus? Ne praeceptores quidem ullas crebriores cum auditoribus suis fabulas habent; colligunt enim discipulos non severitate disciplinae nec ingenii experimento, sed ambitione salutationum et inlecebris adulationis.
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traduzione
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29. ?Oggi invece i bambini, appena nati, vengono messi in mano a una qualche ancella greca, cui si aggiungono uno o due schiavi presi a caso, il pi? delle volte assolutamente spregevoli e inadatti a qualsiasi incarico serio. Sono le sciocche chiacchiere di costoro che impregnano questi animi ancora teneri e in formazione; e non c'? nessuno in tutta la casa che si preoccupi di come parlare e comportarsi di fronte al padrone ancora bambino. Anzi, gli stessi genitori non abituano i loro piccoli all'onest? e alla moderazione, bens? a essere insolenti e beffardi; e in questo modo si fanno gradualmente strada la spudoratezza e il disprezzo di s? e degli altri. Mi sembra che ormai i vizi propri e peculiari di questa citt?, cio? la passione per gli istrioni e la mania per i gladiatori e i cavalli, si concepiscano quasi nel ventre materno: e quando l'animo ? cos? preso e posseduto, quanto spazio rimane alle arti liberali? Dove troverai un giovane che in casa parli d'altro? Di quale altro argomento li sentiamo chiacchierare, quando entriamo in una sala di conferenza? Neppure i loro maestri conversano pi? spesso d'altro coi loro uditori: perch? quelli rastrellano i loro discepoli non con la severit? della disciplina, n? dando prova del proprio ingegno, ma correndo a salutarli e con le lusinghe dell'adulazione.?
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