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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Storie I, 24
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originale
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[24] Flagrantibus iam militum animis velut faces addiderat Maevius Pudens, e proximis Tigellini. is mobilissimum quemque ingenio aut pecuniae indigum et in novas cupiditates praecipitem adliciendo eo paulatim progressus est ut per speciem convivii, quotiens Galba apud Othonem epularetur, cohorti excubias agenti viritim centenos nummos divideret; quam velut publicam largitionem Otho secretioribus apud singulos praemiis intendebat, adeo animosus corruptor ut Cocceio Proculo speculatori, de parte finium cum vicino ambigenti, universum vicini agrum sua pecunia emptum dono dederit, per socordiam praefecti, quem nota pariter et occulta fallebant.
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traduzione
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24. Diede esca al fuoco degli animi gi? accesi dei soldati Mevio Pudente, uno degli intimi di Tigellino. Circuendo i pi? disponibili per inclinazione naturale o i pi? bisognosi di denaro, pronti perci? a buttarsi in qualsiasi avventura, Pudente era via via arrivato al punto da distribuire, a titolo di mancia, ogni qual volta Galba andava a cena da Otone, cento sesterzi a ciascuno dei componenti della coorte di scorta; Otone poi dava maggiore consistenza a questo pressoch? ufficiale donativo con aggiunte di denaro, sottobanco, a questo o a quello; corruttore cos? sfrenato che, quando una sua guardia del corpo, Cocceio Proculo, si trov? in lite col vicino per una delimitazione di confini, acquist? di tasca propria l'intero campo del vicino e gliene fece dono. Tutto questo, grazie alla incapacit? di intervenire del prefetto del pretorio, sotto il cui naso passavano insieme fatti notori e segrete manovre.
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