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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Storie I, 34
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originale
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[34] Nec diutius Galba cunctatus speciosiora suadentibus accessit. praemissus tamen in castra Piso, ut iuvenis magno nomine, recenti favore et infensus Tito Vinio, seu quia erat seu quia irati ita volebant: et facilius de odio creditur. vixdum egresso Pisone occisum in castris Othonem vagus primum et incertus rumor: mox, ut in magnis mendaciis, interfuisse se quidam et vidisse adfirmabant, credula fama inter gaudentis et incuriosos. multi arbitrabantur compositum auctumque rumorem mixtis iam Othonianis, qui ad evocandum Galbam laeta falso vulgaverint.
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traduzione
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34. Cess? di esitare Galba, allineandosi con chi gli suggeriva la condotta di pi? vistoso effetto. Pisone doveva per? precederlo alla caserma pretoriana: si puntava sul fatto ch'era giovane e sul suo nome famoso, sul fatto che da poco godeva il favore di Galba e sulla sua avversione per Tito Vinio. Questa forse era reale, forse per tale la spacciavano gli avversari di Vinio: e all'esistenza di questo odio ? pi? facile credere. Era appena uscito Pisone, quando si sparse la voce, vaga e incontrollata dapprima, che Otone era stato ucciso nella caserma; poi, tipico delle grandi imposture, compare chi afferma di aver assistito e visto: notizia facilmente accolta da chi ne gioiva e dagli indifferenti. Molti hanno pensato a una voce inventata e accreditata dai sostenitori di Otone che, mescolati alla folla, facevano circolare false notizie favorevoli a Galba per farlo uscire allo scoperto.
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