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Tacito
Storie I, 67
 
originale
 
[67] Plus praedae ac sanguinis Caecina hausit. inritaverant turbidum ingenium Helvetii, Gallica gens olim armis virisque, mox memoria nominis clara, de caede Galbae ignari et Vitellii imperium abnuentes. initium bello fuit avaritia ac festinatio unaetvicensimae legionis; rapuerant pecuniam missam in stipendium castelli quod olim Helvetii suis militibus ac stipendiis tuebantur. aegre id passi Helvetii, interceptis epistulis, quae nomine Germanici exercitus ad Pannonicas legiones ferebantur, centurionem et quosdam militum in custodia retinebant. Caecina belli avidus proximam quamque culpam, antequam paeniteret, ultum ibat: mota propere castra, vastati agri, direptus longa pace in modum municipii extructus locus, amoeno salubrium aquarum usu frequens; missi ad Raetica auxilia nuntii ut versos in legionem Helvetios a tergo adgrederentur.
 
traduzione
 
67. Ancora pi? ingordo di bottino e di sangue si rivel? Cecina. L'avevano eccitato, gi? facile per natura alle esplosioni di violenza, gli Elvezi, popolo gallico famoso un tempo per le sue armi e i suoi guerrieri e ora solo per il ricordo delle gesta passate. Nulla sapendo dell'assassinio di Galba, si rifiutavano di riconoscere imperatore Vitellio. Diede inizio alla guerra l'impaziente rapacit? della Ventunesima legione. Avevano gi? rapinato il denaro spedito per pagare la guarnigione di una fortezza, tenuta da tempo dagli Elvezi con propri uomini e a proprio carico. Non disposti a subire un comportamento cos? oltraggioso, gli Elvezi intercettarono un messaggio inviato dall'esercito di Germania alle legioni della Pannonia e imprigionarono il centurione che lo portava e con lui alcuni soldati. Cecina, assetato di guerra, aspettava solo di far pagare la prima colpa commessa, senza dar tempo a pentimenti: mette in fretta l'esercito in marcia, devasta i campi, saccheggia una localit?, ingranditasi, grazie alla lunga pace, fino alle dimensioni di una citt? e popolatissima per la bellezza del luogo e le acque curative. Invia l'ordine agli ausiliari della Rezia di assalire gli Elvezi alle spalle mentre la legione li attacca di fronte.
 

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