Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Tacito
|
Storie I, 75
|
|
originale
|
|
[75] Ita promissis simul ac minis temptabantur, ut bello impares, in pace nihil amissuri; neque ideo praetorianorum fides mutata. sed insidiatores ab Othone in Germaniam, a Vitellio in urbem missi. utrisque frustra fuit, Vitellianis inpune, per tantam hominum multitudinem mutua ignorantia fallentibus: Othoniani novitate vultus, omnibus in vicem gnaris, prodebantur. Vitellius litteras ad Titianum fratrem Othonis composuit, exitium ipsi filioque eius minitans ni incolumes sibi mater ac liberi servarentur. et stetit domus utraque, sub Othone incertum an metu: Vitellius victor clementiae gloriam tulit.
|
|
traduzione
|
|
75. Venivano tentate con promesse e minacce insieme: se eran troppo deboli per la guerra, potevano contare di non perdere alcun vantaggio con la pace. Tuttavia la loro fedelt? non venne scossa. Intanto Otone inviava sicari in Germania, Vitellio a Roma. Entrambi inutilmente: senza rischi per? quelli di Vitellio, mimetizzati in quella gran massa di persone sconosciute fra loro; quelli di Otone invece, facce insolite tra gente che bene si conosceva, venivano subito individuati. Vitellio scrisse a Tiziano, fratello di Otone, minacciando di morte lui e suo figlio, se non avessero tutelato l'incolumit? di sua madre e dei suoi figli. I due gruppi familiari non subirono danni: forse per paura da parte di Otone; quanto a Vitellio, dopo la vittoria, volle fregiarsi di un gesto di clemenza.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|