[9] Galatiam ac Pamphyliam provincias Calpurnio Asprenati regendas Galba permiserat. datae e classe Misenensi duae triremes ad prosequendum, cum quibus Cythnum insulam tenuit: nec defuere qui trierarchos nomine Neronis accirent. is in maestitiam compositus et fidem suorum quondam militum invocans, ut eum in Syria aut Aegypto sisterent orabat. trierarchi, nutantes seu dolo, adloquendos sibi milites et paratis omnium animis reversuros firmaverunt. sed Asprenati cuncta ex fide nuntiata, cuius cohortatione expugnata navis et interfectus quisquis ille erat. corpus, insigne oculis comaque et torvitate vultus, in Asiam atque inde Romam pervectum est.
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9. Galba aveva conferito il governo della Galazia e della Pamfilia a Calpurnio Asprenate e a questi vennero assegnate, quale scorta, due triremi della flotta del Miseno. Con esse approd? all'isola di Cidno. Ci fu qualcuno che prese contatto coi trierarchi, a nome di Nerone; questo Nerone, col volto atteggiato a profondo dolore e appellandosi alla fedelt? dei soldati un tempo suoi, chiedeva loro di sbarcarlo in Siria o in Egitto. I due trierarchi, o perch? davvero incerti, o perch? stavano gi? covando l'inganno, dichiararono di dover parlare ai soldati, garantendo il loro ritorno a consenso organizzato. Ma tutto, per doverosa fedelt?, riferirono ad Asprenate e, al suo ordine, i soldati piombarono sulla nave e quel personaggio, chiunque fosse, venne ucciso. Il suo corpo, in cui spiccavano gli occhi, la capigliatura e l'espressione truce del volto, fu portato in Asia e di l? a Roma.
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