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autore
brano
 
Tacito
Storie II, 13
 
originale
 
[13] Inritatus eo proelio Othonis miles vertit iras in municipium Albintimilium. quippe in acie nihil praedae, inopes agrestes et vilia arma; nec capi poterant, pernix genus et gnari locorum: sed calamitatibus insontium expleta avaritia. auxit invidiam praeclaro exemplo femina Ligus, quae filio abdito, cum simul pecuniam occultari milites credidissent eoque per cruciatus interrogarent ubi filium occuleret, uterum ostendens latere respondit, nec ullis deinde terroribus aut morte constantiam vocis egregiae mutavit.
 
traduzione
 
13. Furibondi per questa resistenza, i soldati di Otone rivolsero la loro rabbia sul municipio di Albintimilio. Infatti da quello scontro non avevano ricavato bottino: si trattava di contadini poveri e con armi senza valore; e neanche erano riusciti a prenderli, perch? gente agile e ottimi conoscitori dei posti. Cos? i soldati placarono la loro avidit? sfogandosi su vittime innocenti. Accrebbe l'odiosit? del loro comportamento l'esempio fulgido di una donna ligure. Aveva nascosto il figlio e ai soldati che la torturavano per conoscere il nascondiglio, nella convinzione che insieme a lui avesse nascosto anche del denaro, rispose, indicando il ventre: ?? qui!?; e n? le minacce n? la morte valsero a incrinare la fermezza espressa in quelle parole cos? nobili.
 

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