[18] Certum erat Spurinnae (is enim Placentiam optinebat) necdum venisse Caecinam et, si propinquaret, coercere intra munimenta militem nec tris praetorias cohortis et mille vexillarios cum paucis equitibus veterano exercitui obicere: sed indomitus miles et belli ignarus correptis signis vexillisque ruere et retinenti duci tela intentare, spretis centurionibus tribunisque: quin prodi Othonem et accitum Caecinam clamitabant. fit temeritatis alienae comes Spurinna, primo coactus, mox velle simulans, quo plus auctoritatis inesset consiliis si seditio mitesceret.
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18. Spurinna, che occupava Piacenza, sapeva con certezza che Cecina non era ancora arrivato ed era ben deciso, se si fosse avvicinato, a tenere i soldati dentro le fortificazioni e a non opporre tre coorti pretorie, mille riservisti e un pugno di cavalieri a un intero esercito di veterani. Ma i soldati, altezzosi e inesperti, afferrate insegne e vessilli, puntandogli addosso le spade, si buttano contro il loro comandante, impegnato a fermarli, senz'ascoltare centurioni e tribuni: ?Voi tradite Otone? e ?Cecina l'avete fatto venire voi?, gridavano. Spurinna fin? per condividere la loro folle scelta, dapprima costretto, ma poi fingendosi consenziente, per garantire maggiore autorit? alle sue scelte, se mai la rivolta sbollisse.
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