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Progetto
Ovidio - database
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autore
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Tacito
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Storie II, 34
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originale
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[34] Nihil eorum Vitellianos fallebat, crebris, ut in civili bello, transfugiis; et exploratores cura diversa sciscitandi sua non occultabant. quieti intentique Caecina ac Valens, quando hostis imprudentia rueret, quod loco sapientiae est, alienam stultitiam opperiebantur, inchoato ponte transitum Padi simulantes adversus obpositam gladiatorum manum, ac ne ipsorum miles segne otium tereret. naves pari inter se spatio, validis utrimque trabibus conexae, adversum in flumen dirigebantur, iactis super ancoris quae firmitatem pontis continerent, sed ancorarum funes non extenti fluitabant, ut augescente flumine inoffensus ordo navium attolleretur. claudebat pontem imposita turris et in extremam navem educta, unde tormentis ac machinis hostes propulsarentur. Othoniani in ripa turrim struxerant saxaque et faces iaculabantur.
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traduzione
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34. Di tutto ci? erano informati i Vitelliani per le frequenti diserzioni, ordinarie nelle guerre civili, e perch? le spie, intente a informarsi sui fatti del nemico, non nascondevano i propri. Cecina e Valente, senza prendere iniziative, ma in attesa di quando il nemico si rovinasse con una mossa sbagliata, aspettavano di beneficiare della stoltezza dell'avversario (che ? un surrogato della saggezza). Intanto cominciarono la costruzione di un ponte, fingendo l'attraversamento del Po nel punto tenuto dal nucleo di gladiatori sulla riva opposta, e anche per non tenere inoperosi i soldati. Venivano spinte contro corrente, a intervalli regolari, delle imbarcazioni, congiunte tra loro a prua e a poppa con solide travi; per assicurare stabilit? al ponte, erano state gettate le ancore, lasciandone per altro galleggiare le funi allentate, perch?, in caso di crescita del fiume, tutta la linea delle imbarcazioni si alzasse di livello senza subire danni. A chiusura del ponte e poggiante sull'ultima imbarcazione, si alzava una torre: serviva a respingere i nemici con baliste e catapulte. Gli Otoniani avevano costruito una torre sulla riva e lanciavano sassi e fiaccole incendiarie.
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