[43] Forte inter Padum viamque patenti campo duae legiones congressae sunt, pro Vitellio unaetvicensima, cui cognomen Rapaci, vetere gloria insignis, e parte Othonis prima Adiutrix, non ante in aciem deducta, sed ferox et novi decoris avida. primani stratis unaetvicensimanorum principiis aquilam abstulere; quo dolore accensa legio et impulit rursus primanos, interfecto Orfidio Benigno legato, et plurima signa vexillaque ex hostibus rapuit. a parte alia propulsa quintanorum impetu tertia decima legio, circumventi plurium adcursu quartadecimani. et ducibus Othonis iam pridem profugis Caecina ac Valens subsidiis suos firmabant. accessit recens auxilium, Varus Alfenus cum Batavis, fusa gladiatorum manu, quam navibus transvectam obpositae cohortes in ipso flumine trucidaverant: ita victores latus hostium invecti.
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43. Si deve al caso se, in aperta campagna, fra il Po e il tracciato della strada, si scontrarono due legioni, per Vitellio la Ventunesima, soprannominata Rapace e famosa per antica gloria, mentre per la parte di Otone la Prima, Adiutrice, non ancora provata in battaglia, ma fiera e avida di onori, nuovi per lei. I soldati della Prima legione, spazzata via la prima linea della Ventunesima, le strapparono l'aquila; ma, spronata dal dolore, la legione invest?, al contrattacco, i legionari della Prima, uccise il comandante Orfidio Benigno e strapp? al nemico parecchie insegne e vessilli. In un'altra parte del fronte, la Tredicesima legione fu respinta dall'assalto della Quinta e i soldati della Quattordicesima si trovarono circondati dall'accorrere di forze soverchianti. I generali di Otone s'eran gi? dati alla fuga, quando ancora Cecina e Valente impiegavano le riserve in appoggio dei loro uomini. Arriv? per loro un nuovo aiuto, Varo Alfeno coi suoi Batavi, reduci dall'aver sgominato il gruppo di gladiatori, i quali, varcato su barche il fiume, s'erano fatti trucidare ancora in acqua dalle coorti, che li aspettavano sulla riva opposta: freschi di questa vittoria, caricarono i nemici sul fianco.
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