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brano
 
Tacito
Storie II, 45
 
originale
 
[45] At Vitellianus exercitus ad quintum a Bedriaco lapidem consedit, non ausis ducibus eadem die obpugnationem castrorum; simul voluntaria deditio sperabatur: sed expeditis et tantum ad proelium egressis munimentum fuere arma et victoria. postera die haud ambigua Othoniani exercitus voluntate et qui ferociores fuerant ad paenitentiam inclinantibus missa legatio; nec apud duces Vitellianos dubitatum quo minus pacem concederent. legati paulisper retenti: ea res haesitationem attulit ignaris adhuc an impetrassent. mox remissa legatione patuit vallum. tum victi victoresque in lacrimas effusi, sortem civilium armorum misera laetitia detestantes; isdem tentoriis alii fratrum, alii propinquorum vulnera fovebant: spes et praemia in ambiguo, certa funera et luctus, nec quisquam adeo mali expers ut non aliquam mortem maereret. requisitum Orfidii legati corpus honore solito crematur; paucos necessarii ipsorum sepelivere, ceterum vulgus super humum relictum.
 
traduzione
 
45. L'esercito vitelliano si attest? intanto a cinque miglia da Bedriaco, non osando i suoi capi tentare l'assalto del campo lo stesso giorno; si sperava anche in una resa volontaria. Usciti senza equipaggiamento pesante e solo per combattere, quei soldati avevano come unica difesa le armi e la vittoria. Il giorno seguente, apparve chiaro cosa voleva l'esercito otoniano e, facendo marcia indietro quanti s'eran mostrati pi? bellicosi, fu mandata una delegazione a trattare; n? da parte dei capi vitelliani emersero esitazioni a concedere la pace. La delegazione venne trattenuta per qualche tempo: il ritardo e la mancanza di notizie suscitarono timori sull'accettazione della resa. Poi la delegazione torn? e si spalancarono le porte del vallo. Allora vinti e vincitori s'abbandonarono alle lacrime e maledicevano con gioia amara il destino delle guerre civili. Sotto le stesse tende curavano chi le ferite dei fratelli, chi dei congiunti: speranza e ricompense nel vago, certe invece la morte e il dolore. Quella sciagura non aveva risparmiato nessuno: tutti avevano da piangere la morte di una persona cara. Fu cercata la salma del legato Orfidio e cremata coi dovutionori. Pochi ebbero sepoltura dai loro parenti; la gran massa rest? abbandonata sul terreno.
 

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