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brano
 
Tacito
Storie II, 48
 
originale
 
[48] Talia locutus, ut cuique aetas aut dignitas, comiter appellatos, irent propere neu remanendo iram victoris asperarent, iuvenes auctoritate, senes precibus movebat, placidus ore, intrepidus verbis, intempestivas suorum lacrimas coercens. dari navis ac vehicula abeuntibus iubet; libellos epistulasque studio erga se aut in Vitellium contumeliis insignis abolet; pecunias distribuit parce nec ut periturus. mox Salvium Cocceianum, fratris filium, prima iuventa, trepidum et maerentem ultro solatus est, laudando pietatem eius, castigando formidinem: an Vitellium tam inmitis animi fore ut pro incolumi tota domo ne hanc quidem sibi gratiam redderet? mereri se festinato exitu clementiam victoris; non enim ultima desperatione sed poscente proelium exercitu remisisse rei publicae novissimum casum. satis sibi nominis, satis posteris suis nobilitatis quaesitum. post Iulios Claudios Servios se primum in familiam novam imperium intulisse: proinde erecto animo capesseret vitam, neu patruum sibi Othonem fuisse aut oblivisceretur umquam aut nimium meminisset.
 
traduzione
 
48. Questo disse e tutti affabilmente chiam? per nome a s?, secondo et? e grado, e persuadeva i giovani con l'autorit? e gli anziani con le preghiere ad affrettare la partenza e a non inasprire, rimanendo, l'ira del vincitore. Sereno in volto, con voce ferma, frenava il pianto intempestivo dei suoi collaboratori. Fa dare imbarcazioni e carriaggi a chi parte. Distrugge i memoriali e i rapporti compromettenti per l'attaccamento alla sua persona l? espresso o per i giudizi ingiuriosi su Vitellio. Distribuisce del denaro, parcamente, come se non l'aspettasse la morte. Poi si volge a confortare Salvio Cocceiano, figlio di suo fratello, ancora tanto giovane, impaurito e piangente; loda il suo tenero affetto, ne riprende la paura. Era impensabile - gli diceva - che Vitellio fosse tanto spietato da non fare neppure questo gesto di riconoscenza, dopo l'incolumit? garantita a tutta la sua famiglia. Egli si meritava la clemenza del vincitore, perch? non era morto all'ultimo momento. Infatti aveva risparmiato allo stato l'estremo pericolo, non perch? ridotto al fondo della disperazione, ma quando l'esercito chiedeva ancora di combattere. Abbastanza fama aveva procurato a s?, abbastanza nobilt? alla sua discendenza. Primo, dopo i Giulii, i Claudii, i Servii, aveva portato l'impero in una nuova famiglia. Perci? doveva affrontare la vita con animo franco, senza n? dimenticare n? troppo ricordare di aver avuto Otone come zio.
 

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