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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Storie II, 57
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originale
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[57] Interim Vitellius victoriae suae nescius ut ad integrum bellum reliquas Germanici exercitus viris trahebat. pauci veterum militum in hibernis relicti, festinatis per Gallias dilectibus, ut remanentium legionum nomina supplerentur. cura ripae Hordeonio Flacco permissa; ipse e Britannico [exercitu] delecta octo milia sibi adiunxit. et paucorum dierum iter progressus prosperas apud Bedriacum res ac morte Othonis concidisse bellum accepit: vocata contione virtutem militum laudibus cumulat. postulante exercitu ut libertum suum Asiaticum equestri dignitate donaret, inhonestam adulationem conpescit; dein mobilitate ingenii, quod palam abnuerat, inter secreta convivii largitur, honoravitque Asiaticum anulis, foedum mancipium et malis artibus ambitiosum.
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traduzione
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57. Vitellio frattanto, ancora ignaro della sua vittoria, si tirava dietro le restanti forze dell'esercito germanico, convinto di muovere a una guerra ancora tutta da sostenere. Aveva lasciato pochi veterani negli accampamenti invernali e disposto affrettati reclutamenti in varie parti delle Gallie, per rimpiazzare i quadri delle legioni che restavano. Lasci? la vigilanza sul Reno a Ordeonio Flacco e prese con s? altri ottomila soldati, scelti dall'esercito di Britannia. Dopo pochi giorni di marcia, apprese della vittoria di Bedriaco e che, con la morte di Otone, la guerra era finita. Convoca allora l'esercito in assemblea e copre di elogi il valore dei soldati. Alla richiesta dell'esercito di conferire la dignit? di cavaliere al proprio liberto Asiatico, pose freno a quella vergognosa adulazione; ma poi, per volubilit? congenita, gli accord? nell'intimit? di un banchetto ci? che aveva rifiutato pubblicamente, conferendo l'onore dell'anello ad Asiatico, laida figura di schiavo arrampicatosi in alto attraverso le sue male arti.
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