LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
Storie II, 59
 
originale
 
[59] Ita mutatis animis Asinius Pollio alae praefectus, e fidissimis Albino, et Festus ac Scipio cohortium praefecti opprimuntur: ipse Albinus dum e Tingitana provincia Caesariensem Mauretaniam petit, adpulsu litoris trucidatus; uxor eius cum se percussoribus obtulisset, simul interfecta est, nihil eorum quae fierent Vitellio anquirente: brevi auditu quamvis magna transibat, impar curis gravioribus. Exercitum itinere terrestri pergere iubet: ipse Arare flumine devehitur, nullo principali paratu, sed vetere egestate conspicuus, donec Iunius Blaesus Lugudunensis Galliae rector, genere inlustri, largus animo et par opibus, circumdaret principi ministeria, comitaretur liberaliter, eo ipso ingratus, quamvis odium Vitellius vernilibus blanditiis velaret. praesto fuere Luguduni victricium victarumque partium duces. Valentem et Caecinam pro contione laudatos curuli suae circumposuit. mox universum exercitum occurrere infanti filio iubet, perlatumque et paludamento opertum sinu retinens Germanicum appellavit cinxitque cunctis fortunae principalis insignibus. nimius honos inter secunda rebus adversis in solacium cessit.
 
traduzione
 
59. Capovolti in tal modo gli animi dei Mauri, vengono eliminati il prefetto di cavalleria Asinio Pollione, uno dei collaboratori pi? fidati di Albino, oltre a Festo e Scipione, prefetti delle coorti. Albino stesso venne trucidato nel corso di un suo viaggio dalla Tingitana alla Mauritania Cesariense, al momento dello sbarco, e con lui cadde sua moglie, che si era offerta ai colpi dei sicari. Vitellio non apr? nessuna inchiesta sui fatti: prestava anche ad avvenimenti di importanza capitale fugace attenzione, decisamente non all'altezza di responsabilit? serie. Fa proseguire l'esercito via terra e, quanto a s?, scende lungo il corso del fiume Arar, senza alcun apparato degno d'un principe, ma facendosi notare per una certa qual povert? ormai di vecchia data, finch? Giunio Bleso, responsabile della Gallia Lugdunense, di nascita illustre e generoso quanto ricco, organizz? per il principe tutti i servizi adeguati e provvide a tutte le spese della scorta, col risultato di provocare l'ingratitudine di Vitellio, che pure mascherava il suo odio sotto una cerimoniosit? degna di uno schiavo di famiglia. A Lione erano gi? accorsi i capi delle due parti, vincitori e vinti. Ebbe parole di lode, davanti all'esercito, per Valente e Cecina e li fece sedere ai lati della sua sedia curule. Poi volle che tutto l'esercito andasse incontro a suo figlio, ancora bambino. Quando glielo recarono, lo coperse col suo manto e, tenendolo fra le braccia, lo chiam? Germanico e lo circond? di tutte le insegne della dignit? imperiale. Onore eccessivo nelle ore felici; conforto in quelle buie.
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons