[65] Digressum a Luguduno Vitellium Cluvius Rufus adsequitur omissa Hispania, laetitiam et gratulationem vultu ferens, animo anxius et petitum se criminationibus gnarus. Hilarus Caesaris libertus detulerat tamquam audito Vitellii et Othonis principatu propriam ipse potentiam et possessionem Hispaniarum temptasset, eoque diplomatibus nullum principem praescripsisset; [et] interpretabatur quaedam ex orationibus eius contumeliosa in Vitellium et pro se ipso popularia. auctoritas Cluvii praevaluit ut puniri ultro libertum suum Vitellius iuberet. Cluvius comitatui principis adiectus, non adempta Hispania, quam rexit absens exemplo L. [Arrunti. sed] Arruntium Tiberius Caesar ob metum, Vitellius Cluvium nulla formidine retinebat. non idem Trebellio Maximo honos: profugerat Britannia ob iracundiam militum; missus est in locum eius Vettius Bolanus e praesentibus.
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65. Cluvio Rufo, lasciata la Spagna, raggiunse Vitellio, quando questi gi? aveva lasciato Lione: atteggiava il volto a gioia e compiacimento, ma dentro era inquieto, sapendosi oggetto di accuse. Infatti il liberto imperiale Ilaro l'aveva accusato di aver tentato, alla notizia del conflitto per il principato tra Otone e Vitellio, di crearsi un potere indipendente col possesso delle Spagne, ed era per questo che, nelle intestazioni dei salvacondotti, non figurava il nome di nessun principe; e nel discorso di Cluvio alcune espressioni erano interpretate come ingiuriose per Vitellio e ispirate alla ricerca di una popolarit? personale. Ma prevalse l'autorit? di Cluvio e Vitellio volle, con autonoma decisione, punire il liberto. Cluvio venne ammesso tra il seguito del principe, n? gli fu tolta la Spagna, ch'egli resse da lontano, come gi? in passato Lucio Arrunzio. Solo che Tiberio Cesare lo tenne con s? per paura, ma nel caso di Cluvio non era il timore a guidare Vitellio. Ben diversi riguardi ebbe Trebellio Massimo: era fuggito dalla Britannia per sottrarsi alla collera dell'esercito; venne sostituito con Vezio Bolano, del seguito imperiale.
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