[74] At Vespasianus bellum armaque et procul vel iuxta sitas viris circumspectabat. miles ipsi adeo paratus ut praeeuntem sacramentum et fausta Vitellio omnia precantem per silentium audierint; Muciani animus nec Vespasiano alienus et in Titum pronior; praefectus Aegypti [T.] Alexander consilia sociaverat; tertiam legionem, quod e Syria in Moesiam transisset, suam numerabat; ceterae Illyrici legiones secuturae sperabantur; namque omnis exercitus flammaverat adrogantia venientium a Vitellio militum, quod truces corpore, horridi sermone ceteros ut imparis inridebant. sed in tanta mole belli plerumque cunctatio; et Vespasianus modo in spem erectus, aliquando adversa reputabat: quis ille dies foret quo sexaginta aetatis annos et duos filios iuvenes bello permitteret? esse privatis cogitationibus progressum et, prout velint, plus minusve sumi ex fortuna: imperium cupientibus nihil medium inter summa aut praecipitia.
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74. Vespasiano intanto, pensando alla guerra e alle armi, valutava la dislocazione delle forze vicine e lontane. E i soldati eran cos? pronti a seguirlo che, mentre pronunciava il giuramento, formulando auguri di felicit? a Vitellio, lo ascoltarono muti. Muciano non era ostile a Vespasiano e ancor pi? ben disposto verso Tito. Si era assicurato l'appoggio del prefetto d'Egitto Tiberio Alessandro; considerava la Terza legione, perch? passata dalla Siria in Mesia, come propria; contava che le altre legioni dell'Illirico avrebbero seguito le sue scelte, perch? tutti gli eserciti ardevano di sdegno di fronte all'arroganza dei soldati provenienti dalla parte di Vitellio, i quali, col loro aspetto truce e il linguaggio triviale, consideravano gli altri come inferiori. Ma di fronte all'enorme responsabilit? di innescare una guerra del genere, l'esitazione ? naturale; e cos? Vespasiano oscillava tra esaltazioni di fiducia e la considerazione dei rischi: che giorno quello in cui avrebbe gettato allo sbaraglio, con la guerra, i suoi sessant'anni e i due giovani figli! Un privato pu? procedere per gradi nei suoi progetti e tentare, pi? o meno, la fortuna; per chi punta all'impero, non ci sono mezzi termini: la vetta o il baratro.
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