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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Storie II, 93
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originale
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[93] Sed miles, plenis castris et redundante multitudine, in porticibus aut delubris et urbe tota vagus, non principia noscere, non servare vigilias neque labore firmari: per inlecebras urbis et inhonesta dictu corpus otio, animum libidinibus imminuebant. postremo ne salutis quidem cura infamibus Vaticani locis magna pars tetendit, unde crebrae in vulgus mortes; et adiacente Tiberi Germanorum Gallorumque obnoxia morbis corpora fluminis aviditas et aestus impatientia labefecit. insuper confusus pravitate vel ambitu ordo militiae: sedecim praetoriae, quattuor urbanae cohortes scribebantur, quis singula milia inessent. plus in eo dilectu Valens audebat, tamquam ipsum Caecinam periculo exemisset. sane adventu eius partes convaluerant, et sinistrum lenti itineris rumorem prospero proelio verterat. omnisque inferioris Germaniae miles Valentem adsectabatur, unde primum creditur Caecinae fides fluitasse.
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traduzione
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93. Quanto ai soldati, siccome l'accampamento era sovraffollato da quella massa enorme, vagabondavano fra portici e templi, un po' dappertutto per la citt?, disattendevano gli ordini degli ufficiali, mancavano ai turni di guardia e non si tempravano con le fatiche: tra le seduzioni della citt? e indicibili turpitudini, svigorivano il corpo e l'animo nella dissolutezza. Giunsero a non preoccuparsi neppure della propria salute: una gran parte s'accamp? nell'area malfamata del Vaticano, donde una diffusa moria; inoltre, con la vicinanza del Tevere, la voglia di stare in acqua per l'insofferenza del caldo, min? i corpi gi? predisposti alle malattie di Germani e Galli. Come non bastasse, corruzione e favoritismi introdussero il caos nell'organizzazione militare. Era in corso l'arruolamento di sedici coorti pretorie e di quattro urbane con gli effettivi di mille uomini l'una. In quell'operazione Valente pretendeva di commettere gli arbitrii maggiori, col pretesto che lo stesso Cecina gli doveva la salvezza. Valente - ? fuori dubbio - aveva dato col suo arrivo consistenza alle possibilit? di vittoria dei Vitelliani, smentendo col successo nella battaglia le voci poco rassicuranti sulla lentezza della sua marcia. Inoltre poteva contare sulla devozione di tutti i soldati della Germania inferiore: ci? ha fatto pensare che questo fosse il momento in cui ha cominciato a vacillare la fedelt? di Cecina.
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