[40] Fabius interim Valens multo ac molli concubinarum spadonumque agmine segnius quam ad bellum incedens, proditam a Lucilio Basso Ravennatem classem pernicibus nuntiis accepit. et si coeptum iter properasset, nutantem Caecinam praevenire aut ante discrimen pugnae adsequi legiones potuisset; nec deerant qui monerent ut cum fidissimis per occultos tramites vitata Ravenna Hostiliam Cremonamve pergeret. aliis placebat accitis ex urbe praetoriis cohortibus valida manu perrumpere: ipse inutili cunctatione agendi tempora consultando consumpsit; mox utrumque consilium aspernatus, quod inter ancipitia deterrimum est, dum media sequitur, nec ausus est satis nec providit.
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40. Frattanto Fabio Valente, che avanzava con un ampio ed effeminato codazzo di concubine e di eunuchi, a un ritmo troppo lento per andare alla guerra, ebbe la fulminea notizia che Lucilio Basso aveva consegnato al nemico la flotta di Ravenna. Bastava accelerare il cammino e avrebbe prevenuto Cecina, ancora esitante, o comunque poteva ricongiungersi alle legioni prima dello scontro decisivo. Non manc? chi lo consigliasse di puntare coi reparti pi? fedeli, evitando Ravenna, lungo un itinerario defilato, subito su Ostiglia e Cremona. Altri suggerivano di richiamare da Roma le coorti pretorie e di aprirsi il passaggio con queste solide truppe. Ma consum? in discussioni, con sterile irresolutezza, il momento buono per agire. Infine, respinte le due tattiche suggerite, segu? una via di mezzo e non seppe n? osare abbastanza, n? esprimere sufficiente prudenza.
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