Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Tacito
|
Storie III, 64
|
|
originale
|
|
[64] At primores civitatis Flavium Sabinum praefectum urbis secretis sermonibus incitabant, victoriae famaeque partem capesseret: esse illi proprium militem cohortium urbanarum, nec defuturas vigilum cohortis, servitia ipsorum, fortunam partium, et omnia prona victoribus: ne Antonio Varoque de gloria concederet. paucas Vitellio cohortis et maestis undique nuntiis trepidas; populi mobilem animum et, si ducem se praebuisset, easdem illas adulationes pro Vespasiano fore; ipsum Vitellium ne prosperis quidem parem, adeo ruentibus debilitatum. gratiam patrati belli penes eum qui urbem occupasset: id Sabino convenire ut imperium fratri reservaret, id Vespasiano ut ceteri post Sabinum haberentur.
|
|
traduzione
|
|
64. Da parte loro le personalit? pi? autorevoli di Roma, in contatti segreti, sollecitavano il prefetto della citt? Flavio Sabino ad assicurarsi una parte della vittoria e della gloria. Gli ricordavano le coorti urbane ai suoi ordini diretti, l'appoggio, pressoch? garantito, delle coorti dei vigili e quello dei loro stessi servi, gli ricordavano la fortuna dei Flaviani e la strada sempre spianata ai vincitori: non cedesse quindi, per la gloria, il passo ad Antonio e a Varo; a Vitellio restavano poche coorti, disorientate dalle pessime notizie provenienti da tutti i fronti; l'animo del popolo ? volubile e, se si fosse offerto di guidarlo, esso avrebbe riversato su Vespasiano le stesse adulazioni di prima; e poi Vitellio, mai all'altezza anche nel successo, era letteralmente prostrato nel momento della rovina; il merito d'avere concluso la guerra sar? di chi avr? occupato Roma: compito di Sabino, custodire l'impero per il fratello, compito di Vespasiano, innalzare Sabino sopra gli altri.
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|