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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Storie III, 81
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originale
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[81] Miscuerat se legatis Musonius Rufus equestris ordinis, studium philosophiae et placita Stoicorum aemulatus; coeptabatque permixtus manipulis, bona pacis ac belli discrimina disserens, armatos monere. id plerisque ludibrio, pluribus taedio: nec deerant qui propellerent proculcarentque, ni admonitu modestissimi cuiusque et aliis minitantibus omisisset intempestivam sapientiam. obviae fuere et virgines Vestales cum epistulis Vitellii ad Antonium scriptis: eximi supremo certamini unum diem postulabat: si moram interiecissent, facilius omnia conventura. virgines cum honore dimissae; Vitellio rescriptum Sabini caede et incendio Capitolii dirempta belli commercia.
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traduzione
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81. Faceva parte della delegazione Musonio Rufo, appartenente all'ordine equestre, appassionato di filosofia e seguace dei princ?pi stoici. S'era messo, in mezzo ai manipoli, a intrattenere i soldati, dissertando sui beni della pace e i rischi della guerra. Molti si divertivano ma i pi? s'erano seccati e qualcuno cominciava a spintonarlo e prenderlo a calci, ma per fortuna i consigli dei pi? responsabili e le minacce di altri gli fecero interrompere quello sfoggio inopportuno di saggezza. Si fecero incontro anche le vergini Vestali, con una lettera di Vitellio indirizzata ad Antonio: chiedeva che gli accordasse un solo giorno di tregua prima dello scontro finale; questa breve dilazione avrebbe consentito di prendere una serie di accordi, su tutto. Le Vestali vennero accomiatate con ogni onore. La risposta a Vitellio fu che l'assassinio di Sabino e l'incendio del Campidoglio avevano troncato ogni possibilit? di rapporto fra le parti.
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