[86] Intellegebantur artes, sed pars obsequii in eo ne deprehenderentur: ita Lugudunum ventum. unde creditur Domitianus occultis ad Cerialem nuntiis fidem eius temptavisse an praesenti sibi exercitum imperiumque traditurus foret. qua cogitatione bellum adversus patrem agitaverit an opes virisque adversus fratrem, in incerto fuit: nam Cerialis salubri temperamento elusit ut vana pueriliter cupientem. Domitianus sperni a senioribus iuventam suam cernens modica quoque et usurpata antea munia imperii omittebat, simplicitatis ac modestiae imagine in altitudinem conditus studiumque litterarum et amorem carminum simulans, quo velaret animum et fratris aemulationi subduceret, cuius disparem mitioremque naturam contra interpretabatur.
|
86. Domiziano aveva capito il gioco, ma faceva parte del suo atteggiamento ossequioso far finta di niente. Andarono dunque a Lione. Da qui Domiziano, a quanto si crede, invi? corrieri segreti a Ceriale, per metterne alla prova la lealt?, sondando la sua disponibilit? a consegnargli esercito e comando, qualora si presentasse. Cosa con ci? meditasse, o una guerra contro il padre o la raccolta di mezzi e di forze contro il fratello, non ? stato possibile precisare; anche perch? Ceriale, con accorta e produttiva riservatezza, lo tenne a bada come un bambino che fa i capricci. Domiziano, nel constatare che la sua giovinezza veniva presa in scarsa considerazione dai pi? anziani, trascurava anche gli affari di stato meno importanti, di cui prima s'era voluto occupare: sotto una maschera di semplicit? e modestia, restava impenetrabilmente chiuso, fingendo interesse per le lettere e amore per la poesia, per nascondere le sue vere intenzioni e sottrarsi alla gelosia del fratello, il cui carattere mite e cos? diverso dal suo egli interpretava alla rovescia.
|