LETTERATURA torna alla homepage
PRECICERONIANA CICERONIANA AUGUSTEA IMPERIALE RISORSE
     
Ovidio


  Cerca







Progetto Ovidio - database

 

 


 torna alla pagina precedente
 passim precedente

autore
brano
 
Tacito
Annali I, 43
 
originale
 
[43] 'Cur enim primo contionis die ferrum illud, quod pectori meo infigere parabam, detraxistis, o inprovidi amici? melius et amantius ille qui gladium offerebat. cecidissem certe nondum tot flagitiorum exercitu meo conscius; legissetis ducem, qui meam quidem mortem inpunitam sineret, Vari tamen et trium legionum ulcisceretur. neque enim di sinant ut Belgarum quamquam offerentium decus istud et claritudo sit subvenisse Romano nomini, compressisse Germaniae populos. tua, dive Auguste, caelo recepta mens, tua, pater Druse, imago, tui memoria isdem istis cum militibus, quos iam pudor et gloria intrat, eluant hanc maculam irasque civilis in exitium hostibus vertant. vos quoque, quorum alia nunc ora, alia pectora contueor, si legatos senatui, obsequium imperatori, si mihi coniugem et filium redditis, discedite a contactu ac dividite turbidos: id stabile ad paenitentiam, id fidei vinculum erit.'
 
traduzione
 
43. Ma perch?, improvvidi amici, il primo giorno di assemblea mi avete strappato il ferro, che mi apprestavo a conficcarmi nel petto? Migliore proposito e maggiore affetto aveva chi mi offriva la spada. Almeno sarei morto senza sapere le tante infamie del mio esercito; vi sareste scelto un capo, che avrebbe lasciato s? impunita la mia morte, vendicando per? Varo e le sue tre legioni. E gli d?i non consentano che tocchi ai Belgi l'onore e il vanto di intervenire, cosa per cui si offrono, a difendere il nome romano e a contenere i popoli della Germania. Il tuo spirito accolto in cielo, o divo Augusto, la tua immagine e la memoria di te, o padre Druso, insieme a questi stessi soldati, in cui ritornano il senso dell'onore e la sete di gloria, possano cancellare questa macchia e volgere le tensioni fra cittadini a sterminio dei nemici. E voi pure, soldati, che ora vedo diversi nel volto e mutati nel cuore, se intendete restituire al senato i suoi messi, l'obbedienza all'imperatore, a me la moglie e il figlio, fuggite il contagio e allontanate da voi i turbolenti: sar? questo il pegno certo del vostro pentimento, questo il vincolo della vostra fedelt?.?
 

aggiungi questa pagina ai preferiti aggiungi ai preferiti imposta progettovidio come pagina iniziale imposta come pagina iniziale  torna su

tutto il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti, ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski

  HOMEPAGE

  SEGNALA IL SITO

  FAQ 

ideatore, responsabile e content editor NUNZIO CASTALDI (bukowski)
powered by www.weben.it

Licenza Creative Commons
i contenuti di questo sito sono coperti da Licenza Creative Commons