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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Tacito
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Annali III, 7
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originale
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[7] Tum exuto iustitio reditum ad munia, et Drusus Illyricos ad exercitus profectus est, erectis omnium animis petendae e Pisone ultionis et crebro questu, quod vagus interim per amoena Asiae atque Achaiae adroganti et subdola mora scelerum probationes subverteret. nam vulgatum erat missam, ut dixi, a Cn. Sentio famosam veneficiis Martinam subita morte Brundisii extinctam, venenumque nodo crinium eius occultatum nec ulla in corpore signa sumpti exitii reperta.
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traduzione
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7. Allora, concluso il periodo di pubblico lutto, tutti ripresero le normali attivit? e Druso ripart? verso gli eserciti in Illiria, mentre tutti si aspettavano di vedere inflitta a Pisone la giusta vendetta e mentre dilagava il malcontento per il fatto che quest'ultimo, ancora in viaggio attraverso le localit? pi? deliziosamente raffinate d'Asia e d'Acaia, tentava di stravolgere le prove dei suoi delitti con un ritardo sprezzante e subdolo. Si era infatti risaputo che la famigerata avvelenatrice Martina, spedita a Roma, come ricordato, da Gneo Senzio, era morta improvvisamente a Brindisi, e che le si era ritrovato del veleno nascosto fra le trecce dei capelli, senza che il corpo recasse tracce di suicidio.
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