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Ovidio


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autore
brano
 
Tacito
Annali III, 60
 
originale
 
[60] Sed Tiberius, vim principatus sibi firmans, imaginem antiquitatis senatui praebebat postulata provinciarum ad disquisitionem patrum mittendo. crebrescebat enim Graecas per urbes licentia atque impunitas asyla statuendi; complebantur templa pessimis servitiorum; eodem subsidio obaerati adversum creditores suspectique capitalium criminum receptabantur, nec ullum satis validum imperium erat coercendis seditionibus populi flagitia hominum ut caerimonias deum protegentis. igitur placitum ut mitterent civitates iura atque legatos. et quaedam quod falso usurpaverant sponte omisere; multae vetustis superstitionibus aut meritis in populum Romanum fidebant. magnaque eius diei species fuit quo senatus maiorum beneficia, sociorum pacta, regum etiam qui ante vim Romanam valuerant decreta ipsorumque numinum religiones introspexit, libero, ut quondam, quid firmaret mutaretve.
 
traduzione
 
60. Tiberio, mentre consolidava il suo potere di principe, faceva intravedere al senato una larva dell'antica pratica politica, lasciando alle disquisizioni dei senatori le richieste delle province. Si diffondeva, ecco un caso, nelle citt? greche l'impunito abuso di stabilire luoghi d'asilo; i templi si riempivano della feccia degli schiavi; in questo rifugio trovavano scampo contro i creditori persone gravate da debiti e gente sospettata di delitti capitali; non esisteva autorit? sufficientemente capace di reprimere la riottosit? di un popolo, che proteggeva i crimini degli uomini come fossero cerimonie degli d?i. Si decise allora che le comunit? inviassero loro rappresentanti per far chiarezza sui loro diritti. Alcune rinunciarono spontaneamente a quelli usurpati con falsi pretesti; molte confidavano nell'antichit? dei loro riti religiosi o nei meriti verso il popolo romano. Fu uno spettacolo grandioso il giorno in cui il senato esamin?, libero come un tempo, se confermare o modificare i benefici concessi dai nostri antenati, i trattati con gli alleati, persino i decreti dei re, che avevano avuto il potere prima della potenza di Roma, e i culti degli d?i.
 

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