Cerca |
|
|
|
Progetto
Ovidio - database
|
|
|
|
autore
|
brano
|
|
Tacito
|
Annali V, 5
|
|
originale
|
|
[5] Igitur Caesar repetitis adversum nepotem et nurum probris increpitaque per edictum plebe, questus apud patres quod fraude unius senatoris imperatoria maiestas elusa publice foret, integra tamen sibi cuncta postulavit. nec ultra deliberatum quo minus non quidem extrema decernerent (id enim vetitum), sed paratos ad ultionem vi principis impediri testarentur . . . . . . . . .
|
|
traduzione
|
|
5. Cesare dunque rinnov? gli attacchi contro il nipote e la nuora e, ripresa duramente la plebe con un editto, si lagn? coi senatori che fosse stata publicamente irrisa la maest? dell'imperatore, per l'inganno di uno solo di loro. Avoc? dunque a s? la risoluzione di ogni problema. L'ultima decisione presa dal senato fu che, se non deliberavano pene estreme, era per il divieto posto dall'imperatore, ma attestavano la loro disponibilit? alla vendetta, da cui si sentivano impediti solo dall'autorit? vincolante del principe?
|
|
|
|
tutto
il materiale presente su questo sito è a libera disposizione di tutti,
ad uso didattico e personale, non profit/no copyright --- bukowski
|
|
|