[5.11] Exitu anni diu aucta discordia consulum erupit. nam Trio, facilis capessendis inimicitiis et foro exercitus, ut segnem Regulum ad opprimendos Seiani ministros oblique perstrinxerat: ille nisi lacesseretur modestiae retinens non modo rettudit collegam sed ut noxium coniurationis ad disquisitionem trahebat. multisque patrum orantibus ponerent odia in perniciem itura, mansere infensi ac minitantes donec magistratu abirent.
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V, 11. Sul finire dell'anno, la discordia tra i consoli, da tempo crescente, fin? per esplodere. Trione infatti, incurante di affrontare inimicizie e rotto agli scontri forensi, aveva attaccato indirettamente Regolo per la scarsa fermezza dimostrata nel reprimere i sostenitori di Seiano. Regolo, capace di moderazione, se non provocato, non si accontent? di respingere l'accusa del collega, ma voleva sottoporlo a inchiesta per complicit? nella congiura. Nonostante gli inviti di molti senatori a deporre gli accesi contrasti, destinati solo a produrre rovina, mantennero la loro minacciosa ostilit? sino alla fine del mandato.
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