[6.49] Isdem diebus Sex. Papinius consulari familia repentinum et informem exitum delegit, iacto in praeceps corpore. causa ad matrem referebatur, quae pridem repudiata adsentationibus atque luxu perpulisset iuvenem ad ea quorum effugium non nisi morte inveniret. igitur accusata in senatu, quamquam genua patrum advolveretur luctumque communem et magis imbecillum tali super casu feminarum animum aliaque in eundem dolorem maesta et miseranda diu ferret, urbe tamen in decem annos prohibita est, donec minor filius lubricum iuventae exiret.
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49. In quei giorni Sesto Papinio, di famiglia consolare, scelse una morte rapida e raccapricciante, precipitandosi nel vuoto. Si addossava la responsabilit? di ci? alla madre, che, tante volte respinta, con le sue incestuose provocazioni aveva spinto il giovane a gesti, per rimediare ai quali c'era solo la morte. Accusata in senato, bench? si gettasse ad abbracciare le ginocchia dei senatori e portasse a sua difesa quel lutto comune, la maggiore debolezza d'animo di una donna in un simile frangente, e argomentasse in tono triste e commovente su quel dolore, fu per? esiliata per dieci anni da Roma, fino a che il figlio minore non avesse superato la fase pericolosa della prima giovinezza.
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